Ed allora la rabbia sale e non poco e – per paura di subire delle “ritorsioni” ancora peggiori del “costo del biglietto” – gran parte degli automobilisti è disposta a pagare tali lavoratori fantasma, prepotenti e prevaricatori. Ma, ovviamente – quando oltre alla beffa si aggiunge anche il danno – qualsiasi conducente viene colto dal disappunto ed esprime, a gran voce, il proprio dissenso.
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