L’elenco costituisce, infatti, una vera e propria “comunità” che – in barba alla legge – va in giro liberamente a commettere reati di ogni genere ed a danneggiare persone perbene. Ahinoi, viviamo in una società in cui la criminalità organizzata la fa “da padrona” e – la maggior parte delle volte – la presenza dello stato si sente soltanto “su carta” ed ai fini contributivi, ovvero per tutt’altre faccende che esulano dalla sicurezza pubblica.
Libero Cittadino Pensante 