Un episodio nefasto che – senz’altro – invita a riflettere su quanto spietati siano le organizzazioni criminali presenti sul territorio, ma anche i cosiddetti “cani sciolti”, pronti a tutto pur di “battere cassa” e di riuscire nei propri intenti malavitosi. Un caso che, infine, “getta ombre” sull’efficacia e sull’efficienza sistemi di sorveglianza e di videosorveglianza della stessa infrastruttura sanitaria e pone dei “seri” sospetti in relazione alla tempistica del furto, proprio alle porte della quarta ondata e del preannunciato, imminente e consistente aumento dei contagi. Un avvenimento che non mette in luce proprio nessuno dei soggetti coinvolti, anzi denuncia uno stato di “precarietà assoluta” dell’intera intelaiatura sanitaria preposta.
Libero Cittadino Pensante 