Caivano, il sindaco Enzo Falco individua la priorità politico-amministrativa del proprio esecutivo: “Bisogna ridare dignità ai quartieri ghetto”

Se a questo, aggiungiamo l’atavica mancanza di lavoro di territori di periferia – suffragata da un indice di disoccupazione giovanile a livelli “di guardia” e dalla concomitante crisi economica scaturita dall’avvento della pandemia da Coronavirus (COVID-19), sfuggita ad ogni previsione di durata – il conto è presto fatto.
Lo sa bene Enzo Falco – sessantasettenne sindaco di Caivano – il quale ha tracciato un’ampia “panoramica” circa lo “stato di salute” del paese che rappresenta, individuando le incombenze più pressanti per il proprio esecutivo, così come pubblicato in data odierna da “Internapoli” e riportato di seguito:

Il Parco Verde, i quartieri popolari e le periferie

Nonostante il mitico stadio “Ernesto Faraone” di Caivano, “teatro” di innumerevoli trionfi sportivi della locale compagine calcistica la quale figura tra le più importanti ed “antiche” (anno di fondazione: 1908 ndr.) nel panorama dilettantistico regionale, sia in disuso, o per meglio dire “dismesso” – da ormai più di 15 anni, finendo anzi totalmente nel “dimenticatoio” e, per tali ragioni, la “gloriosa” Boys Caivanese sia “costretta” a disputare le proprie gare interne presso il “Vittorio Papa” di Cardito – la fascia tricolore è “netta” nell’attribuire una maggiore “urgenza” al tema del “rilancio” dei quartieri popolari e delle periferie. Il Parco Verde – ahinoi, tristemente notto per le continue vicissitudini legate ad episodi di cronaca – è comunemente, ed in maniera fondata, considerato una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa, se non addirittura quella a cui è associato il primato assoluto.


“Il Parco Verde, come tanti quartieri costruiti con la 219, sono degli errori urbanistici. Non si può concentrare una tipologia di persone in un contesto unico che diventa inevitabilmente un ghetto. Una divisione anche fisica perché c’è una strada che divide Caivano dal Parco Verde. Ho chiesto al presidente della Regione Vincenzo De Luca, ci sono dei fondi sull’edilizia sostenibile sempre legati al Pnrr. Bisogna ridare dignità a quelle case che sono state costruite male. C’è forte impegno del Comune per la manutenzione.”.

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