Così, gli europei – questa volta sì – si trovano davvero “riuniti” in un sentimento comune di paura collettiva, con le preoccupazioni nell’affrontare le attività quotidiane, prima tra tutte il lavoro – ed il timore nel domani, un futuro che per molti si è già compromesso, con l’unica certezza che risiede nella consapevolezza che “nulla sarà come prima”.
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