Clamoroso! Il giornalista Pino Grazioli si sostituisce alle Forze dell’ordine ed in diretta Facebook mostra i volti dei “presunti” assassini del 22enne caivanese Antonio Natale

Un conto è svolgere la propria professione, “un altro” è “sbroccare” e dare addosso alla gente, per giunta senza prove: cosa gravissima!
Questa è stata la “geniale trovata” di Pino Grazioli, giornalista pubblicista, il quale ha “smesso” i panni del reporter per indossare – tutto ad un tratto, senza il benché minimo “requisito” – quelli dell’investigatore.
Evidentemente, Pino “le prova proprio tutte” pure di farsi pubblicità, senza pensare al benché minimo danno si possa cagionare a persone accusate – senza fondamento – di omicidio colposo di Antonio Natale, ventiduenne del Parco Verde, scomparso da Caivano il 4 ottobre scorso e trovato, senza vita, il 18 ottobre nelle campagne della frazione Casolla Valenzano. Davanti ad una “tragedia familiare” e del non lavoro bisognerebbe avere la “dignità” di starsene zitti, o – quantomeno – di raccontare “la verità” e non di blaterare parole dettate da un non so che di pregiudizi verso: l’indigenza; le criticità e le persone, in quanto tali, soltanto perché “residenti” nel predetto rione noto alle cronache.

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