La tragedia si è registrata in un capannone, dismesso da circa vent’anni – sito in corso Garibaldi in Grumo Nevano – acquistato dal fratello imprenditore dell’uomo.
In base alle prime ricostruzioni, il malcapitato stava lavorando all’interno di una struttura acquistata dal fratello quando – per cause ancora da accertare – dal solaio si è staccata una plafoniera che gli è “precipitata” addosso.
Il vetro gli ha trafitto il braccio recidendo l’arteria brachiale, spegnendo ogni speranza di sopravvivenza.