“Stesa” a Barra, in quattro in manette: avevano ferito una ragazza

La “stesa” in pieno giorno, tra la folla ed a volto scoperto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata un’ostentazione della forza militare del clan Aprea, che ha il suo quartier generale sito in corso Sirena a Barra. L’episodio testimonia la violenza che pervade le strade del capoluogo partenopeo e di tutta la regione. Una violenza, a volte ceca, che si insidia nelle menti criminali e nelle ambizioni delle nuove leve, desiderose di scalare le gerarchie ed affermarsi ai vertici. L’omertà dei residenti, cagionata dalla paura di subire delle ripercussioni personali ed ai danni della propria famiglia, fornisce quel surplus di potere a questi mandamenti e li permette di spadroneggiare sul territorio, molto spesso trovando un ricambio nei giovani che subentrano ai carcerati. Un sistema ormai atavico e collaudato a cui le Forze dell’ordine e le istituzioni non hanno saputo però trovare le giuste contromisure o quanto meno, al cui contrasto, non sono risultati incisivi.

Lascia un commento