Il suo omicidio – così come quello del suo adepto Pasquale Tortora – fu una vera e propria esecuzione. Le mire espansionistiche di Avventurato e le sua presunzione non sarebbero piaciute ad altri “colonelli” delle fila del quadro camorristico di Acerra. Ed è proprio questa la pista seguita – finora – dalla polizia, investita del compito di indagare sul delitto – consumatosi dieci mesi fa – di un altro noto esponente degli equilibri criminali locali: Vincenzo Mariniello. L’intera comunità acerrana è scossa dall’accaduto e la città è piombata in un clima di: omertà, terrore, incertezza e allarmismo.
Acerra, regolamento di conti: trucidato a colpi di pistola Pasquale fratello del boss Mimì ‘o stagnaro”
- Contrassegnato da tag
- 112
- abitazione
- Acerra
- acerrano
- adepto
- agguato
- area nord
- arma da fuoco
- autonomia
- boss
- camorra
- Campania
- capo
- carabinieri
- casa
- caserma
- Castello di Cisterna
- città
- clan
- clima
- Colonnello
- colpi
- compagnia
- comunità
- contesto
- corso della Resistenza
- criminalità organizzata
- Cronaca
- decesso
- delitto
- dinamica
- dinamiche
- discepolo
- Domenico Tortora
- edificio
- equilibri
- esplosione
- folla
- Forze dell'Ordine
- forze di polizia
- Giuseppe Avventurato
- gruppo
- hinterland
- indagini
- inquirenti
- interdizione
- malavita
- mandamento
- militari
- Mimì 'o stagnaro
- morte
- morto
- munizioni
- Napoli
- omicidio
- orrore
- paura
- pistola
- potere
- pregiudicato
- proiettili
- propaggini
- provincia
- Pulcinella
- quadro
- ras
- regolamento
- residenti
- residenza
- ricostruzione
- rivendicazione
- scomparsa
- scorribanda
- sgomento
- sodalizio
- stazione
- tenenza
- territorio
- traffico veicolare
- trapasso
- trucidazione
- uccisione
- uomo
- via Gennaro Calzolaio
- Vincenzo Mariniello
- vittima