Acerra, il ministro dell’Ambiente Galletti puntualizza rispetto al report Ispra 2016 sul termovalorizzatore

Il ministro inoltre, ha posto l’accento sul fabbisogno residuo di incenerimento illustrato nel decredeto, facendo riferimento in particolare alle infrastrutture che saranno – a breve – realizzate nella regione e nelle microaree.
Congiuntamente, in base al decreto, le province e le regioni potranno, qualore fosse necessario, richiedere al ministero l’aggiornamento del fabbisogno residuo di incenerimento dei rifiuti. Non rientrano nelle direttive, invece, la produzione e la gestione delle scorie e delle ceneri prodotte dall’impianto. Il ministro infatti sottolinea che “la gestione di tali rifiuti speciali è posta a carico del soggetto gestore dell’impianto ed è sottoposta al libero mercato nel rispetto dei principi di economicità e sostenibilità ambientale”.
Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha più volte dichiarato di essere contrario all’utilizzo dell’incenerimento dei rifiuti; proprio qualche giorno fa il primo cittadino chiedeva un incontro con il ministro Galletti: “Avevamo già detto alla Regione che siamo contro questa decisione dell’ampliamento dell’inceneritore di Acerra, ora apprendiamo che il verdetto del Ministero è di contrarietà. Rispetto all’incremento della raccolta differenziata e della sua qualità la Regione prevede un inspiegabile aumento dei rifiuti da bruciare”.
Sulla questione dell’inceneritore si è espresso come segue: “Quanto programmato dalla Regione per il termovalorizzatore di Acerra non ci trova d’accordo. Sarò in prima linea, insieme a tutti i miei concittadini per impedire che ciò si realizzi. Acerra si opporrà e lo impedirà. Alle nostre perplessità sull’impianto, si uniscono adesso anche i rilievi del Ministero dell’Ambiente. Rappresenteremo le criticità della comunità acerrana, già fatte presenti alla Regione, anche allo stesso Ministero”.
Lettieri conclude con una richiesta: “Ribadiamo, inoltre, che attendiamo ancora un piano per le bonifiche, in particolare di quei siti indicati nell’Accordo Operativo per il Comune di Acerra dell’agosto 2009”.

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