Falsa denuncia, Lapo Elkann arrestato negli Usa e poi rilasciato per aver simulato un sequestro

Il rampollo della famiglia Agnelli è tristemente famoso ormai per la sua condotta di vita, che lo porta ad eccellere nel lavoro da una parte ma a cadere vittima di eccessi dall’altra, con episodi che lo hanno portato a più riprese alla ribalta mediatica. Nell’ultima puntata a tinte a stelle e strisce della saga di Lapo, il protagonista si sarebbe rinchiuso per due giorni in un appartamento sulla 28a strada di Manhattan in compagnia di una escort transessuale, consumando cocaina e marijuana.
Dopo aver finito il contante, avrebbe contattato un familiare mettendo in scena un falso rapimento e avrebbe chiesto diecimila dollari come riscatto per il malvivente. La persona di fuducia non si è però fidata, rivolgendosi alla polizia. Il fondatore di Italia Independent e la prostituta presentatisi all’appuntamento hanno trovato ad attenderli gli agenti della polizia che li ha fermati ed arrestati. In un primo momento la trans, la ventinovenne Curtis McKinstry, sarebbe stata accusata di tentata estorsione.
Le approfondite indagini svolte dalle forze dell’ordine hanno però reso inverosimile la versione fornita da Elkann e sarebbe stata determinata la sua totale responsabilità dell’accaduto. Nella mattinata di domenica infatti Lapo sarebbe stato incriminato per falsa denuncia, un reato minore, e dovrebbe presentarsi davanti a un giudice il 25 gennaio 2017. Fonti vicine all’imprenditore, contattate dall’ANSA, dichiarano “di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata”. Il misfatto newyorkese è solo uno dei tanti scandali firmati da Lapo: nel 2005 rischiò la vita per un overdose di droga in un appartamento di Torino dopo una notte brava ancora una volta in compagnia di un transessuale, e fu salvato per il rotto della cuffia.

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